- Autore: Erri De Luca
- Editore: Feltrinelli
- Pagine:79
- ISBN - EAN: 9788807017094
Un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso. (Daniel Pennac)
venerdì 13 ottobre 2017
In nome della madre
L'adolescenza di Miriam/Maria smette da un'ora all'altra. Un annuncio le
mette il figlio in grembo. Qui c'è la storia di una ragazza, operaia
della divinità, narrata da lei stessa. L'amore smisurato di Giuseppe per
la sposa promessa e consegnata a tutt'altro. Miriam/Maria, ebrea di
Galilea, travolge ogni costume e legge. Esaurirà il suo compito
partorendo da sola in una stalla. Ha taciuto. Qui narra la gravidanza
avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del
suo grembo. La storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali
di una madre incudine, fabbrica di scintille. L'enorme mistero della
maternità. Una lettura della storia di Maria che restituisce alla madre
di Gesù la meravigliosa semplicità di una femminilità coraggiosa, la
grazia umana di un destino che la comprende e la supera. De Luca al
vertice della sua sapienza narrativa.
mercoledì 11 ottobre 2017
Strade di notte
Un tassista russo vaga per le strade buie della Parigi degli anni
Trenta. È una Parigi misera e splendida, popolata da un sottobosco di
personaggi ai margini: nobili decaduti, filosofi alcolizzati, emigrati
afflitti da manie di persecuzione, prostitute che imparano la
professione da frequentatrici del demi-monde finite in disgrazia. Sono
animali notturni, le mille sfaccettature della disperazione umana.
Incontri fugaci regolati dal caso, compagni di viaggio con cui
condividere un pezzo di strada nell’inevitabile cammino verso la morte.
Il tassista osserva, ascolta e si lascia trascinare nelle loro tragiche,
insulse esistenze per sfuggire alla solitudine che lo attanaglia e
all’amara consapevolezza della vacuità della propria vita, una vita
priva di legami e di futuro, una vita da esule, da eterno viaggiatore in
terra straniera. Sullo sfondo di questo pellegrinaggio senza meta
aleggia lo spettro della grande Russia, patria perduta e rimpianta,
della quale in queste pagine si respira tutto il fascino malinconico. Un
romanzo cupo e toccante che ha molto di autobiografico: Gajto Gazdanov
trascorse gran parte della vita in Francia, dove si guadagnava da vivere
svolgendo i lavori più umili, fra cui quello di tassista notturno.
Considerato una delle voci più interessanti dell’emigrazione russa,
definito un Nabokov senza Lolita e paragonato a un Proust che si fa
tassista, oggi è un vero e proprio classico moderno.
" Ricordo in eterno il viso di una donna che ho incrociato una volta soltanto, tengo a mente per anni emozioni e pensieri di una singola giornata. L’unica cosa che dimentico con facilità sono le formule matematiche, le trame e i contenuti dei libri e manuali letti nel tempo. Le persone, invece, le ricordo tutte quante, anche se la stragrande maggioranza di loro non ha avuto alcun ruolo nella mia
esistenza “
" Ricordo in eterno il viso di una donna che ho incrociato una volta soltanto, tengo a mente per anni emozioni e pensieri di una singola giornata. L’unica cosa che dimentico con facilità sono le formule matematiche, le trame e i contenuti dei libri e manuali letti nel tempo. Le persone, invece, le ricordo tutte quante, anche se la stragrande maggioranza di loro non ha avuto alcun ruolo nella mia
esistenza “
- Autore: Gajto Gazdanov
- Editore: Fazi Editore
- Pagine: 238
- ISBN - EAN: 9788893250672
Appunti per un naufragio
Un padre e un figlio guardano la storia svolgersi davanti a loro, nel
mare di Lampedusa. «Appunti per un naufragio è un romanzo. Racconta ciò
che sta accadendo nel Mediterraneo – le traversate, i soccorsi, gli
approdi, le morti – parla del rapporto tra me e mio padre e affronta la
malattia di mio zio, suo fratello». Lampedusa, da lepas, lo scoglio
eroso dalla furia degli elementi, che resiste nella vastità del mare
aperto. Oppure Lampedusa da lampas, la fiaccola che risplende nel buio,
che sconfigge l’oscurità. Su questa isola protesa a sud, tra Africa e
Europa, Davide Enia guarda in faccia chi arriva e chi attende, e narra
la storia di un naufragio individuale e collettivo. Da un lato una
moltitudine in movimento, che attraversa intere nazioni e poi il Mar
Mediterraneo, in condizioni al di là di ogni immaginazione. Dall’altro, a
cercare di accoglierla, un pugno di uomini e donne sul confine di
un’epoca e di un continente. Nel mezzo si è posto l’autore stesso, per
raccontare la scoperta di ciò che accade davvero in mare e in terra, e
il fallimento delle parole che si inabissano nel tentativo di
comprendere i paradossi del presente. A partire da una forte esperienza,
dal toccare con mano la disumana tragedia degli sbarchi, Enia dà voce
ai volontari, agli amici d’infanzia, alle testimonianze dei ragazzi che
approdano miracolosamente sull’isola. E mette a nudo le conseguenze
emotive di questa realtà toccante e sconcertante, soprattutto nel
rapporto con il padre, medico da poco in pensione, che accetta di
recarsi con lui a Lampedusa. Ritrovarsi assieme a testimoniare il dolore
pubblico di quelli che approdano e di coloro che li salvano dalla
morte, accanto a quello privato della malattia dello zio, li spinge a
reinventare un rapporto, a forgiare un nuovo e inedito dialogo che si
sostituisce ai silenzi del passato.
«Ho frequentato Lampedusa per anni. Ho visto sbarcarvi qualche migliaio di persone, ho incontrato il personale medico e gli uomini della Guardia Costiera, ho mangiato a casa dei residenti, sono uscito in barca con i pescatori, ho ascoltato ragazzi sopravvissuti alla traversata e ho dialogato con i testimoni diretti».
«Ho frequentato Lampedusa per anni. Ho visto sbarcarvi qualche migliaio di persone, ho incontrato il personale medico e gli uomini della Guardia Costiera, ho mangiato a casa dei residenti, sono uscito in barca con i pescatori, ho ascoltato ragazzi sopravvissuti alla traversata e ho dialogato con i testimoni diretti».
- Autore: Davide Enia
- Editore: Sellerio
- Pagine: 211
- ISBN - EAN: 9788838936579
Il racconto dell'ancella
In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Le poche donne in grado di avere figli, le "ancelle", sono costrette alla procreazione coatta, mentre le altre sono ridotte in schiavitù. Della donna che non ha più nome e ora si chiama Difred, cioè "di Fred", il suo padrone, sappiamo che vive nella Repubblica di Gilead, e che può allontanarsi dalla casa del padrone solo una volta al mese, per andare al mercato. Le merci non sono contrassegnate dai nomi, ma solo da figure, perché alle donne non è più permesso leggere. Apparentemente rassegnata al suo destino, Difred prega di restare incinta, unica speranza di salvezza; ma non ha del tutto perso i ricordi di "prima"...
Esiste più di un genere di libertà, diceva Zia Lydia. La libertà di e la libertà da. Nei tempi dell'anarchia, c'era la libertà di. Adesso vi viene data la libertà da»
- Autore: Margaret Atwood
- Editore:Ponte Alle Grazie
- Pagine: 400
- ISBN - EAN: 9788868337421
Iscriviti a:
Post (Atom)